Essere Giovani A Tolentino - EGAT avviato a Tolentino il progetto ricerca-intervento
L'Assessorato alle politiche giovanili, alla prevenzione del disagio e al monitoraggio sociale del Comune di Tolentino ha avviato il progetto ricerca-intervento "Essere Giovani A Tolentino" in collaborazione con l'Università di Macerata grazie alla disponibilità del prof. Nedo Fanelli docente di Sociologia del Mutamento Sociale e della Devianza. Il progetto ha sinteticamente due finalità : da un lato mira a conoscere in profondità i bisogni, le problematiche e le aspirazioni dei giovani nel loro vivere e confrontarsi con la realtà socioculturale e istituzionale della nostra città ; dall'altro vuole costituire un primo contatto sul campo con i gruppi giovanili per stimolare la partecipazione e far conoscere anche le opportunità offerte dalle politiche giovanili comunali, provinciali e regionali. Si vuole comprendere in profondità la vita dei giovani a Tolentino attraverso l'analisi di alcuni nodi socio-psicologici problematici di questa età di passaggio, in modo che emergano tanto i punti di soddisfazione che i punti di disagio: i piaceri del vivere in una media città di provincia: ciò che soddisfa; la noia del vivere in una media città di provincia: ciò che manca; l'immaginario di una media città di provincia: ciò che si desidera; il disagio dell'adolescenza come età di transizione dal nucleo famigliare all'inserimento in ruoli sociali adulti; la ricerca di un proprio percorso lavorativo e scolastico; la possibile caduta del legame sociale nelle forme della devianza e della patologia.L'analisi di questi nodi socio-psicologici verrà ancorata ai principali ambiti sociali di riferimento dei giovani, che sono: il rapporto con la famiglia; con la scuola o il lavoro; con il tempo libero e i consumi culturali e mediali; con l' impegno civico e politico; con i giovani immigrati: l'interculturalità .La metodologia della ricerca-intervento sarà prevalentemente di tipo qualitativo: occorrerà rilevare il materiale di analisi dalla biografia sociale dei singoli soggetti e in particolare dei gruppi attraverso focus group, interviste in profondità e la costruzione di una scala di misurazione degli atteggiamenti.Si raccoglieranno, inoltre, anche i suggerimenti e gli interventi concreti che i giovani richiedono; e al contempo saranno informati sulle politiche giovanili proposte dai vari livelli istituzionali. La scansione temporale, tra il momento della narrazione autobiografica e quello della richiesta e della proposta ci sembra decisivo poichè¨ un'autoriflessione sulla propria condizione di vita sociale aiuta a pensare una proposta di interventi "ragionata"; altro sarebbe un sondaggio, un opinione irriflessa sui propri bisogni. Il progetto di ricerca e di intervento territoriale per conoscere in modo adeguato i bisogni, i desideri e le proposte dei giovani – mette evidenza l'assessore Alessandro Bruni - si colloca all'interno di una più ampia strategia per costruire una vera e propria rete di interventi: l'Informagiovani (punto informativo e promotore di iniziative), il Centro di aggregazione musicale M5 (luogo di incontro), la nascente Consulta dei Giovani (occasione di partecipazione e coinvolgimenti diretto). Siamo consapevoli - prosegue Bruni - che occuparsi di giovani non è una questione settoriale, ma riguarda tutte le politiche di un Comune: dagli interventi culturali, al lavoro, alla casa, alla creazione di spazi di incontro. Vogliamo evitare che la nostra città sia solo un "paese per vecchi", vogliamo aprire un canale di comunicazione circolare: dai giovani alle istituzione per rilevare i loro bisogni, dalle istituzioni ai giovani per far conoscere e com-partecipare alla costruzione di una città a misura dei giovani.

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